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“È bello ritrovarsi con persone che condividono degli ideali che non sono di odio, soprattutto in quest’epoca”
Gennaro ha 59 anni e nel 2018 ha partecipato al campo di attivazione per i diritti umani di Lampedusa.
“L’esperienza è andata oltre le aspettative, l’organizzazione ha funzionato bene e gli speaker venuti erano tutti di qualità, abbiamo approfondito molti argomenti. È stato molto positivo farlo proprio in quel luogo così simbolico”.
Gennaro ha trascorso parte delle sue vacanze nel Summer Lab di Lampedusa e ci ha raccontato cosa lo ha colpito di più.
Come mai ha deciso di prendere parte ai campi?
“Sono sempre stato sensibile ai diritti umani e a scuola insegno diritto. Il volontariato un po’ mi appartiene, questa esperienza di Amnesty volevo davvero farla, anche per uscire un po’ dalla routine”.
Pensa di consigliare i campi?
“Certo è fuori discussione. Avevo pensato di parlarne a scuola e coinvolgervi direttamente”
C’è stato un episodio in particolare che le è rimasto impresso?
“In verità ce ne sono stati molti: quando siamo andati a vedere la porta d’Europa è stato davvero suggestivo, l’incontro con il Sindaco, il sociologo che ci ha raccontato le azioni contro il caporalato.
Anche l’intervento dell’avvocata della famiglia Regeni è stato molto intenso, la fatica per portare avanti queste battaglie.
Un giorno abbiamo anche digiunato per unirci alla battaglia della famiglia: è stato simbolico e pratico. Anche l’esperienza dei ragazzi che hanno raccontato le loro storie mi ha colpito: un ragazzo ha raccontato delle sue difficoltà in Libia, di come sia stato difficile scappare, di quando è stato ripreso e poi è scappato di nuovo.
È stato utilissimo che questi ragazzi siano rimasti con noi, c’è stata una vera socializzazione.
Ora abbiamo ancora un gruppo social dove ci confrontiamo”.
Gli Amnesty Summer Lab non sono campi di volontariato, non sono campi di lavoro, ma sono campi di esperienza e di attivazione. Qui ci si incontra, ci si conosce e si costruisce una comunità civile e cooperativa.
Qui si fanno attività di scoperta degli stereotipi, pregiudizi e delle forme di discriminazione. Si discutono temi, con esperti dei vari settori, ma si parte sempre dal gruppo, da quello che pensa e si arriva sempre dove il gruppo può e vuole andare.
Ai nostri Summer Lab si ascolta, a volte si impara ad ascoltare. Si partecipa a tutto e non ci si annoia mai perché nessuno viene ad insegnare al campo, ma tutti, formatori compresi, vengono per condividere un’esperienza.
I campi di attivazione per i diritti umani che organizziamo ogni anno sono un’opportunità per incontrare i più grandi esperti di diritti umani, formatori e professionisti che operano sul campo. I partecipanti sono protagonisti di un’esperienza in cui si alternano momenti formativi ad altri di mobilitazione.
Una vacanza diversa, un’esperienza formativa che ti consentirà di avere i primi strumenti per difendere, in prima persona, i diritti umani.
Lontano dai luoghi comuni.
I campi si svolgono da giugno a settembre.