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Si è aperto presso il tribunale penale federale di Bellinzona, in Svizzera, il processo nei confronti di Ousman Sonko, ex ministro degli Interni in Gambia dal 2006 al 2016, arrestato in Svizzera il 26 gennaio 2017, con l’accusa di aver compiuto crimini contro l’umanità in quel periodo di 16 anni sotto l’allora presidente Yahya Jammeh.
Sonko aveva lasciato il Gambia nel 2016, poco prima che l’ex presidente Jammeh perdesse il potere. È stato arrestato in territorio elvetico a seguito delle prove presentate da organizzazioni non governative, che lo implicano in presunti omicidi, stupri e torture.
Michèle Eken, ricercatrice di Amnesty International per l’Africa occidentale e centrale, ha dichiarato:
“Negli anni in cui Sonko è stato ministro degli Interni, in Gambia si sono verificati crimini atroci, tra i quali torture, omicidi extragiudiziali e violenze sessuali. Sonko deve risponderne di fronte alla legge. I sopravvissuti e i familiari delle vittime, che hanno subito brutali crimini durante il regime di Jammeh, stanno lottando per ottenere giustizia”
“La giurisdizione universale è uno strumento fondamentale nella lotta all’impunità. Tutti gli stati devono processare o estradare i responsabili di crimini di diritto internazionale. Non devono esistere posti in cui nascondersi. Amnesty International apprezza e sostiene l’impegno della Svizzera nel perseguire Ousman Sonko e invita il Tribunale penale federale a garantire alle vittime la possibilità di seguire il processo e, quando opportuno, di prendervi parte attiva”, ha proseguito Eken.
“Il governo gambiano deve accelerare le indagini e i processi nei confronti di coloro che sono stati identificati dalla Commissione per la verità, la riconciliazione e le riparazioni come potenziali responsabili di violazioni dei diritti umani. Le vittime e i loro familiari hanno il diritto di ottenere giustizia, verità e risarcimento”, ha concluso Eken.
La Svizzera è uno degli stati europei che applica il principio della giurisdizione universale, che consente di avviare indagini e celebrare processi a prescindere dal luogo in cui sono avvenuti i fatti, dalla nazionalità delle vittime e da quella delle persone imputate, qualora queste ultime si trovino nel territorio dello stato che applica quel principio.
Nel novembre 2021, la Commissione per la verità, la riconciliazione e le riparazioni ha formulato alcune raccomandazioni al governo gambiano, inclusa la richiesta di procedimenti giudiziari nei confronti di 70 funzionari, tra cui Sonko. Nel maggio scorso il governo ha delineato un piano di attuazione di tali raccomandazioni, che prevede la creazione di un tribunale ibrido.