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Amnesty International ha espresso dura condanna per cinque esecuzioni capitali avvenute il 29 aprile a Taiwan.
I cinque prigionieri (Deng Kuo-liang, Liu Yan-kuo, Dai Wen-ching, Tu Ming-lang e suo fratello Tu-Ming hsiung) sono stati messi a morte tramite plotone d’esecuzione. I loro familiari e gli avvocati non erano stati avvisati.
Nel 2013 erano state eseguite sei condanne a morte e ne erano state inflitte altre sette. In attesa dell’esecuzione, restano nei bracci della morte cinque prigionieri.
Amnesty International continua a chiedere alle autorità di Taiwan di imporre un’immediata moratoria sull’uso della pena di morte e di aprire un dibattito nazionale sull’abolizione.