Julia Pomodoro | capturenow
Tempo di lettura stimato: 3'
350 è il numero di casi di omicidio di persone trans* riportati come tali a livello globale, tra il 1º ottobre 2023 e il 30 settembre 2024. A denunciarlo è Tgeu – Trans Europe and Central Asia, rete composta da oltre duecento organizzazioni presenti in più di cinquanta paesi, nell’ambito del monitoraggio annuale che compie da sedici anni circa gli assassinii di persone trans* o con un’identità di genere non conforme a quella della maggioranza.
In crescita il numero dei casi, che superano il numero di vittime dell’anno scorso (321). Da quando il monitoraggio è iniziato, nel 2008, il numero di omicidi è il terzo più alto (nel 2021 erano stati 375 e nel 2017 invece 369). Con i casi registrati quest’anno si superano i cinquemila assassinii di persone con un’identità di genere non conforme a quella della maggioranza dall’avvio della rilevazione. È necessario sottolineare che si tratta di cifre al ribasso, poiché tale sistema può tracciare solo quei casi in cui, all’interno della denuncia, la persona trans* è riconosciuta come tale.
In linea con la tendenza degli anni precedenti, la maggior parte degli omicidi (il 94%) consiste in femminicidi. Come per altre forme di atti discriminatori violenti, anche in questo caso l’intersezionalità pesa sul profilo delle persone uccise, con solo il 7% di vittime bianche o non identificabili sotto il profilo etnico. Otto vittime, inoltre, avevano una disabilità.
Il bersaglio principale continua a essere chi lavora nell’ambito del sex work, tuttavia l’incidenza di questa professione tra le vittime è al suo livello più basso: nel 2008 era all’84%, oggi al 46%. Tredici anche le persone attiviste uccise. Quindici delle persone uccise avevano meno di diciotto anni.
Rispetto all’Europa, i casi sono dimezzati rispetto alla scorsa edizione del monitoraggio: otto contro sedici. Uno è stato registrato in Italia e ha visto protagonista una donna di origine peruviana di quarantotto anni, Lucero, il cui corpo è stato abbandonato in una pineta nei pressi del litorale romano ed è stato ritrovato solo dopo circa dieci giorni.
Da tenere a mente che degli assassinii commessi in Europa, oltre a quello avvenuto in Italia, due hanno avuto luogo in Francia e cinque tra Turchia, Georgia e Azerbaigian.
Ancora una volta a detenere il record negativo in fatto di omicidi di persone trans* sono America Latina e Caraibi, con 255 casi; segue l’America del Nord con 41 casi, tutti registrati negli Stati Uniti; l’Asia con 37 e infine l’Africa con 9.