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Amnesty International ha espresso profonda solidarietà per le famiglie delle vittime del catastrofico terremoto che ha devastato vaste parti della Turchia e della Siria, colpendo in quest’ultimo stato zone dove vivono profughi interni e famiglie vulnerabili e sottoposte, per quanto riguarda il nord della regione di Aleppo a maggioranza curda, al blocco imposto dal governo di Damasco nell’agosto 2022.
“Quattro milioni di persone nelle regioni del nordovest della Siria in mano all’opposizione già vivevano in condizioni agghiaccianti con pochissime cure mediche a disposizione. Il terremoto ha fatto crollare interi edifici in zone già colpite da oltre dieci anni di guerra. Questa immensa distruzione, insieme alle tempeste di neve e alla crisi economica, sta ostacolando l’arrivo di aiuti umanitari”, ha dichiarato Aya Majzoub, vicedirettrice per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.
“Chiediamo alla comunità internazionale di mobilitare immediatamente le risorse necessarie per sostenere le azioni di soccorso nella Siria nordoccidentale. Chiediamo inoltre al governo siriano di non porre ostacoli all’arrivo degli aiuti in tutte le zone colpite dal terremoto. Tutte le parti coinvolte nel conflitto, in particolare il governo siriano e le forze russe, devono porre immediata fine agli attacchi contro i civili e le infrastrutture civili così come agli attacchi indiscriminati”, ha concluso Majzoub.