Tortura e violenza contro le donne: “funzionari dello stato siano chiamati a rispondere”

12 Ottobre 2018

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Tortura e violenza contro le donne: dai recenti sviluppi giudiziari speranza perché funzionari dello stato siano chiamati a rispondere

Il Presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi, a proposito degli sviluppi nel processo legato all’inchiesta-bis sulla morte di Stefano Cucchi e della condanna in primo grado di un carabiniere per violenza sessuale a Firenze e del rinvio a giudizio di un suo collega, ha commentato: “La cronaca giudiziaria di questi giorni ci dice due cose. Da una parte conferma, ancora una volta, che quando la violenza è di stato ottenere verità e giustizia può essere un’impresa lunga e difficile. E che solo grazie alla perseveranza delle famiglie, a volte dopo anni di sofferente attesa, viene scalfito il muro dell’omertà.

Dall’altra, ci fa vedere come vi siano servitori dello stato che, contribuendo ad avvicinarsi alla verità o punendo chi si rende responsabile di un crimine grave come la violenza sessuale permettono di sperare che la cultura dell’impunità, che dei diritti umani è la negazione, non sia invincibile”.

“Alle istituzioni italiane ricordiamo che esse hanno la responsabilità di collaborare sempre, con la massima trasparenza e con mezzi adeguati, in casi di violazioni dei diritti umani che chiamino in causa funzionari dello stato“.