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Amnesty International ha chiesto il rilascio di tre fratelli tibetani, noti per il loro attivismo in favore dell’ambiente. All’inizio di luglio, nel giro di pochi giorni, due di essi sono stati condannati a una lunga prigionia.
Karma Samdrup, nominato ‘filantropo dell’anno’ nel 2006 dalla televisione di stato cinese Cctv per il suo impegno nella salvaguardia dei fiumi, è stato condannato la scorsa a 15 anni di prigione con l’accusa di ‘incitamento al furto di reliquie culturali’ dai cimiteri, accusa che era stata fatta cadere nel 1998.
Karma Samdrup era stato arrestato a gennaio, per aver sollecitato il rilascio dei suoi due fratelli, Rinchen Samdrup e Chime Namgyal , a loro volta arrestati nell’agosto 2009 dopo che la loro Organizzazione non governativa contro il bracconaggio e la deforestazione era stata minacciata per aver scoperto che degli ufficiali corrotti cacciavano illegalmente delle specie protette.
Rinchen Samdrup è stato condannato a cinque anni, a seguito di un processo sbrigativo per ‘incitamento alla separazione’ e dopo essere stato detenuto senza processo per almeno un anno.
I processi sono risultati enormemente iniqui. Agli avvocati è stato ripetutamente negato l’accesso ai loro clienti e agli atti processuali.
Il terzo fratello, Chime Namgyal, sta scontando 21 mesi di ‘rieducazione attraverso il lavoro’ impostigli senza processo, in base alle accuse di ‘danno alla stabilità sociale’ per aver raccolto illegalmente informazioni sull’ambiente e la religione, e aver organizzato ‘petizioni irregolari’.
Ulteriori parenti dei tre fratelli e persino abitanti del loro villaggio sono stati presi di mira dalle autorità.