Tribunale turco accetta un nuovo assurdo capo d’accusa contro Osman Kavala

9 Ottobre 2020

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Un tribunale di Istanbul ha accettato un nuovo capo d’accusa nei confronti del leader della società civile turca Osman Kavala.

Il nuovo capo d’accusa, in 64 pagine, descrive le iniziative culturali di Kavala e i suoi viaggi interni e internazionali come prove del suo “spionaggio” e fa riferimento al precedente processo per la mobilitazione del 2013 a Gezi Park senza menzionare l’assoluzione in primo grado.

Dopo quasi tre anni di carcere, Osman Kavala dovrà affrontare un nuovo processo per l’assurda accusa di spionaggio, col rischio di essere condannato all’ergastolo senza possibilità di uscire anticipatamente dal carcere: è una vicenda kafkiana“, ha dichiarato Nils Muiznieks, direttore di Amnesty International per l’Europa.

Lo scorso dicembre la Corte europea dei diritti umani aveva stabilito che la lunga detenzione preventiva di Kavala era illegale e che era funzionale a un ‘altro obiettivo’. Ciò nonostante, la Turchia ha deciso di non rispettare la sentenza e di non rilasciare il prigioniero“, ha commentato Muiznieks.

Ancora una volta chiediamo alla Turchia di porre fine alla vergognosa ingiustizia che Osman Kavala sta subendo, di scarcerarlo e annullare questi procedimenti giudiziari palesemente vendicativi“, ha concluso Muiznieks.