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Maysa Oueslati, un’attivista tunisina per i diritti umani di 18 anni, è stata arrestata la sera del 4 settembre, insieme al fratello minorenne, mentre stava trasmettendo in diretta su Facebook il pestaggio di un uomo che stava protestando e minacciava di darsi fuoco di fronte alla stazione di polizia di Jbal Jloud, alla periferia di Tunisi.
Gli agenti di polizia hanno circondato l’attivista, le hanno strappato il telefonino, storto con violenza la mano e le hanno gridato offese.
Maysa Oueslati e suo fratello sono stati poi trasferiti nel centro di detenzione di Bouchoucha, dove alle 14 del 6 settembre erano ancora in attesa di conoscere le accuse nei loro confronti.
Aggiornamento: il 6 settembre Maysa è stata posta in libertà provvisoria. Comparirà di fronte a un giudice il 19 settembre per rispondere delle accuse di aggressione a pubblico ufficiale e rifiuto di obbedire a un ordine legittimo