Tunisia, le tre attiviste di Femen devono essere rilasciate

13 Giugno 2013

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Amnesty International ha giudicato un’inaccettabile limitazione alla libertà d’espressione la condanna inflitta il 12 giugno 2013 a tre attiviste del movimento Femen, noto a livello internazionale per organizzare proteste a seno scoperto.

Marguerite Stern, Pauline Hillier e Josephine Markmann erano state arrestate il 29 maggio mentre protestavano a seno scoperto di fronte al tribunale di Tunisi per chiedere il rilascio di un’attivista di Femen arrestata giorni prima.

Le tre attiviste di Femen sono state giudicate colpevoli di pubblica indecenza, danno alla morale pubblica e disturbo alla pace e condannate a quattro mesi e un giorno di carcere. Hanno annunciato il ricorso in appello.

‘Imprigionate le persone per un atto di espressione è sproporzionato. Anche se la loro protesta può essere considerata offensiva o controproducente, ciò non può giustificare il carcere. Se le autorità tunisine vogliono davvero rispettare i loro obblighi di diritto internazionale, devono rilasciare le tre attiviste’ – ha dichiarato Hassiba Hadj Sahraoui, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

Il diritto internazionale prevede limitazioni al diritto alla libertà d’espressione, ma solo per scopi legittimi e attraverso le misure meno restrittive possibili.