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Il 13 dicembre il tribunale militare di primo grado di Tunisi ha condannato a 12 mesi di carcere con sospensione della pena la nota attivista e oppositrice Chaima Issa.
Issa è stata giudicata colpevole di incitamento a disubbidire agli ordini (articolo 81 del codice di giustizia militare), diffusione di notizie false (articolo 24 del decreto legge 54 sui reati informatici) e atto offensivo nei confronti del presidente (articolo 67 del codice penale) per i contenuti di un’intervista, durante la quale aveva criticato il ruolo dell’esercito nelle elezioni legislativa del dicembre 2022.
Arrestata il 22 febbraio 2023 e rimessa in libertà provvisoria il 13 luglio, Issa continua a essere indagata per altri pretestuosi reati, è sottoposta a un divieto di viaggio e le è impedito di “apparire in luoghi pubblici”.