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Dal 26 ottobre è in carcere ad Ankara, la capitale della Turchia, la dottoressa Şebnem Korur Fincancı, presidente dell’Unione delle Associazioni mediche turche.
L’accusa infondata è di “propaganda per un’organizzazione terroristica”, legata unicamente alla richiesta fatta dalla dottoressa Fincancı di avviare un’indagine sul presunto uso di armi chimiche, da parte dell’esercito turco, nella Regione curda dell’Iraq.
“Imprigionare un’importante difensora dei diritti umani solo per aver chiesto un’indagine indipendente sul possibile uso di armi vietate è un aberrante abuso di potere che non ha niente a che fare con la giustizia e che ha l’unico scopo di ridurre al silenzio lei e intimidire altre persone”, ha dichiarato Esther Major, alta consulente di Amnesty International per le ricerche sull’Europa.
Amnesty International ha chiesto che la dottoressa Fincancı sia immediatamente rilasciata e che le accuse nei suoi confronti vengano ritirate.