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Turchia, Ahmet Altan nuovamente agli arresti: per Amnesty International “ingiustizia scandalosa”
Era stato appena scarcerato, il 4 novembre, pur se condannato a 10 anni e mezzo di carcere per la ridicola accusa di aver “collaborato volutamente e intenzionalmente con un’organizzazione terroristica”.
Ahmet Altan, scrittore turco di fama mondiale, torna nuovamente in carcere a seguito del ricorso della procura contro la sentenza di scarcerazione.
“La notizia è sconvolgente. Ahmet Altan è stato arrestato, processato e condannato senza uno straccio di prova, solo a causa delle sue opinioni. Dietro questa decisione non c’è altro che la volontà di punire ulteriormente una persona determinata a non restare zitta. Si tratta di un’ingiustizia scandalosa“, ha dichiarato Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l’Europa.
Nel 2016, insieme alla collega Nazlı Ilıcak, Altan era stato accusato di “tentativo di rovesciare l’ordine costituzionale” e successivamente condannato all’ergastolo. Nel luglio 2019 la Corte suprema aveva annullato il verdetto ma il nuovo processo, cambiato il capo d’imputazione, era terminato all’inizio di novembre con le condanne, rispettivamente, a 10 anni e mezzo per Altan e a otto anni per Ilıcak. Il fratello di Ahmet Altan, Mehmet, era stato assolto.
“Ahmet Altan non ha commesso alcun reato. Già i tre anni di detenzione preventiva, per non parlare delle due condanne, sono state una parodia della giustizia. Ora siamo alla farsa, emblematica di un periodo in cui i processi-spettacolo per motivi politici sono diventati la norma“, ha concluso Struthers.