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Nonostante il dichiarato impegno a consentire agli organismi internazionali di monitoraggio di visitare tutti i detenuti nei luoghi in cui sono reclusi, il governo turco ha deciso di rinviare la visita di Juan Méndez, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura.
‘Questa decisione preoccupa tutti coloro che hanno a cuore i diritti umani in Turchia. Dopo il fallito colpo di stato, sono emerse prove credibili di pestaggi e torture ai danni di detenuti, in centri ufficiali e non ufficiali di prigionia. Abbiamo ricevuto anche segnalazioni di grave sovraffollamento e di cattive condizioni di detenzione in molti luoghi di prigionia in tutto il paese’ – ha dichiarato John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l’Europa.
‘Appezziamo le dichiarazioni ufficiali di ‘tolleranza zero’ in materia di tortura ma accanto a queste dovrebbe esserci maggiore trasparenza. A oggi, a un solo organismo di monitoraggio, il Comitato europeo per la prevenzione della tortura, è stato garantito l’accesso ai luoghi di detenzione’ – ha proseguito Dalhuisen.
‘Le autorità devono processare i responsabili delle uccisioni illegali e delle altre violazioni dei diritti umani commesse durante il tentativo di colpo di stato. Ma devono farlo nel rispetto del diritto a un processo equo e del divieto di tortura’ – ha sottolineato Dalhuisen.
‘Considerato che il mandato di Juan Méndez scade a ottobre, confidiamo che la nuova data della visita sia stabilita in tempi rapidi col suo successore’ – ha concluso Dalhuisen.