Uccisi due palestinesi, Israele usa forza sconsiderata

15 Maggio 2014

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Il 15 maggio 2014 le forze israeliane hanno nuovamente mostrato sconsideratezza nell’uso della forza uccidendo due giovani di circa 16 e 17 anni e ferendone altri nel corso di una manifestazione all’esterno del campo militare di Ofer, che intendeva commemorare la ‘Nakba’ (la sconfitta del 1948) e mostrare solidarietà a 125 palestinesi detenuti senza accusa né processo e in sciopero della fame da 22 giorni.

L’esercito e la polizia di frontiera d’Israele hanno usato forza eccessiva e letale per reagire a un lancio di sassi che non avrebbe potuto minacciare la vita dei soldati e dei poliziotti all’interno o nei pressi del campo militare, fortificato, di Omer. ‘Le forze israeliane fanno ripetutamente ricorso a una violenza estrema in risposta alle proteste dei palestinesi contro l’occupazione, le prassi discriminatorie, la confisca delle terre e la costruzione degli insediamenti illegali. L’uso della forza non necessaria ed eccessiva da parte delle forze israeliane contro i manifestanti palestinesi nei territori occupati e in Israele è inaccettabile e dev’essere fermato immediatamente‘ – ha dichiarato Philip Luther, direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International.

Le autorità israeliane devono garantire che le loro forze agiscano in un modo da rispettare e rafforzare i diritti umani. Amnesty International chiede un’indagine rapida, indipendente e trasparente sulle uccisioni e sui ferimenti del 15 maggio‘ – ha aggiunto Luther.

In un rapporto del febbraio 2014, Amnesty International ha documentato il ripetuto uso, negli ultimi tre anni, della forza eccessiva da parte dell’esercito israeliano e gli omicidi illegali di decine di civili palestinesi, inclusi minorenni, nella Cisgiordania occupata. Israele deve rispettare gli obblighi di diritto internazionale sul diritto alla vita aderendo rigorosamente agli standard internazionali sull’uso della forza e garantire ai palestinesi il diritto di manifestazione pacifica. Le autorità israeliane devono inoltre assicurare il diritto alla riparazione alle vittime di violazioni dei diritti umani e alle loro famiglie.