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Amnesty International Italia ha espresso cordoglio per il tragico evento che ha portato alla morte di Soumalia Sacko.
Soumayla Sacko era un bracciante proveniente dal Mali che viveva alla tendopoli di San Ferdinando. Dopo una lunga giornata di lavoro, si era recato in una vecchia fabbrica vicino Rosarno per cercare delle lamiere per rafforzare la sua baracca. Una persona ha sparato a distanza colpendolo mortalmente alla testa. Sono in corso indagini nei confronti di un sospetto.
Come ampiamente denunciato dalle associazioni per i diritti umani, Amnesty International compresa, in Calabria i lavoratori migranti subiscono soprusi e sfruttamento. Negli ultimi anni non sono stati pochi gli episodi di violenza che i lavoratori migranti hanno subìto nel territorio calabrese.
Amnesty International Italia auspica che le indagini individuino rapidamente il colpevole o i colpevoli dell’omicidio. L’organizzazione per i diritti umani chiede, inoltre, che le istituzioni preposte assumano tutte le iniziative necessarie contro lo sfruttamento e la precarietà dei lavoratori migranti e perché siano riconosciuti i loro diritti alla sicurezza e a un alloggio adeguato.
Roma, 6 giugno 2018
Per maggiori informazioni:
“Lavoro sfruttato due anni dopo. Il fallimento della ‘legge Rosarno’ nella protezione dei migranti sfruttati nel settore agricolo in Italia” (rapporto, novembre 2014)
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