Uganda: minacce di morte per attivista gay

9 Novembre 2010

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Frank Mugisha, presidente dell’Organizzazione non governativa Minoranze sessuali Uganda, non era nuovo a ricevere minacce di morte a causa del suo orientamento sessuale. Ma quando il 2 ottobre il quotidiano ‘Rolling Stone’ ha titolato a tutta pagina ‘Impiccateli!’, pubblicando foto e altre informazioni personali sui ‘cento omosessuali più in vista’, la percezione di pericolo è cambiata.

L’articolo in prima pagina riportava altri ‘strilli’: ‘Ci impegniamo ad adescare oltre 100.000 bambini innocenti entro il 2012’ e ‘Genitori rischiano l’infarto a causa dei raid degli omosessuali nelle scuole’.

Due giorni dopo l’uscita del numero di ‘Rolling Stone’, Mugisha ha iniziato a ricevere minacce e insulti, per telefono, in strada, dai vicini…’I giornali dicono che devi essere impiccato, giusto così, devi essere ammazzato’. Quasi ognuna delle persone additate al pubblico ludibrio da ‘Rolling Stone’ ha subito la stessa sorte.

Il 1 novembre un tribunale ha emesso un ordinanza provvisoria in cui chiede a ‘Rollins Stone’ di cessare di diffondere dati personali di presunti omosessuali, per ragioni di tutela della privacy. Ma, in attesa della seconda udienza, prevista a fine mese, ‘Rolling Stone’ ha dichiarato che continuerà la sua campagna omofobica.

Retaggio delle leggi coloniali, l’omosessualità è un reato in Uganda. Nel 2009 il governo ha fatto un passo agghiacciante, proponendo la pena di morte per ‘omosessualità aggravata’. Il parlamento deve ancora pronunciarsi.