Una famiglia attraversa il confine tra Serbia e Ungheria - settembre 2015 © Christopher Furlong/Getty Images
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Commentando la condanna a 10 anni per reati di terrorismo emessa il 30 novembre nei confronti di Ahmed H., un siriano che nel 2015 era stato coinvolto in scontri con la polizia di frontiera ungherese al confine con la Serbia, Gauri van Gulik, vicedirettrice di Amnesty International per l’Europa, ha rilasciato questa dichiarazione:
“Si tratta di un evidente abuso delle leggi anti terrorismo, combinato con il terribile trattamento inflitto ai migranti e ai rifugiati da parte dell’Ungheria. Un padre di famiglia, che aveva cercato di aiutare i suoi anziani genitori a raggiungere la salvezza, va ora incontro a 10 anni di carcere. Lanciare pietre ed entrare irregolarmente in un paese non è terrorismo e non può giustificare questa drastica sentenza. Chiediamo che la condanna di Ahmed H. sia annullata in appello”.