Unione europea: necessaria protezione temporanea per chiunque fugga dall’Ucraina

Il Consiglio dell’Unione europea ha attivato la direttiva sulla protezione temporanea, che garantirà immediata protezione negli stati membri alle persone che fuggono dalla guerra in Ucraina.

“Chiunque fugga da un conflitto deve essere protetto e aiutato e siamo contenti che le ucraine e gli ucraini riceveranno questa sollecita protezione. Ma restringendo quell’assistenza principalmente a loro, il Consiglio europeo ha manifestato i limiti della solidarietà dell’Europa”, ha dichiarato Eve Geddie, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee.

“La decisione del Consiglio europeo significa che le ucraine e gli ucraini in cerca di salvezza in Europa otterranno rapidamente il permesso di soggiorno e potranno lavorare, ottenere un alloggio adeguato, assistenza sociale, cure mediche e istruzione. Ora spetta agli stati membri decidere se estendere questa protezione a tutte le persone in fuga dall’Ucraina. Chiediamo che chiunque scappi dal conflitto ucraino sia trattato in modo equo”, ha aggiunto Geddie.

“La decisione del Consiglio europeo ricorda che l’Europa ha da tempo a disposizione gli strumenti per proteggere le persone che fuggono dalla guerra e aiutare i nuovi arrivati, mentre il cosiddetto modello della ‘Fortezza Europa’ è una scelta politicamente motivata. Il fatto che la direttiva sia applicata per la prima volta ma principalmente a beneficio dei cittadini e delle cittadine dell’Ucraina mostra che l’approccio europeo è pieno di doppi standard”, ha concluso Geddie.

Ulteriori informazioni

La direttiva sulla protezione temporanea risale al 2001, al periodo successivo ai conflitti nell’ex Jugoslavia. A quell’epoca, per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, l’Europa ebbe di fronte sfollamenti di massa a seguito di un conflitto europeo. Tuttavia, prima del 2022 non era stata mai attivata. Oltre che per l’Ucraina, Amnesty International ne aveva chiesto l’attivazione in altre occasioni, la più recente delle quali la crisi dell’Afghanistan.