Usa: primi passi verso la giusta direzione

5 Febbraio 2009

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Nei suoi primi due giorni di mandato, il presidente Barack Obama ha firmato gli ordini esecutivi per la chiusura entro l’anno di Guantánamo Bay e dei centri di detenzione segreta della Cia, per la sospensione dei procedimenti presso le commissioni militari e per la fine dell’utilizzo di tecniche d’interrogatorio cosiddette ‘rinforzate’, che equivalgono a tortura e altri maltrattamenti.

Il presidente Obama ha fatto passi importanti nella giusta direzione: questi provvedimenti significano che gli Usa non autorizzeranno mai più le detenzioni segrete né le torture inflitte con tecniche quale il waterboarding.

Per Amnesty International, l’emanazione dei provvedimenti esecutivi ha segnato un momento storico: dopo molti anni di violazioni dei diritti umani, finalmente gli Usa hanno iniziato a correggere i crimini commessi nella loro ‘guerra al terrore’.

Tuttavia Amnesty International continua a essere preoccupata: gli ordini hanno fatto riferimento all’Army Field Manual, il manuale operativo contenente disposizioni che, secondo l’organizzazione per i diritti umani, non è compatibile con il divieto assoluto di tortura e altri maltrattamenti imposto dal diritto internazionale. Non è stato affrontato il tema dell’eventualità che la Cia ricorra a detenzioni brevi e transitorie e che utilizzi centri di detenzione non controllati dagli Usa per detenzioni e interrogatori per procura.

Amnesty International chiede al presidente Obama di fare altri passi importanti e necessari come portare innanzi alla giustizia tutti i responsabili dell’approvazione e dell’esecuzione di violazioni dei diritti umani, quali la tortura, le sparizioni e le detenzioni illegali e istituire una commissione indipendente di inchiesta che si occupi delle violazioni dei diritti umani commesse dagli Usa nel contesto della ‘guerra al terrore’.