Vaccini: “Dal G20 solo promesse vaghe, un affronto verso cinque milioni di morti”

1 Novembre 2021

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Amnesty International ha giudicato “infelicemente vaga” la dichiarazione finale del G20 sull’incremento dell’accesso ai vaccini contro il Covid-19.

Il testo contiene le promesse di “esplorare modalità per accelerare la vaccinazione globale” e “progredire verso” l’obiettivo dell’Organizzazione mondiale della sanità di vaccinare il 40 per cento della popolazione di ogni stato entro la fine del 2021.

“I leader del G20 sembrano aver detto all’unisono cose giuste, ma dopo cinque milioni di morti questo non basta. Le promesse vaghe contenute nella dichiarazione finale sono un affronto verso coloro che sono morti e chi vive ancora con la paura di contrarre il virus”, ha dichiarato Tamaryn Nelson, consulente di Amnesty International sul diritto alla salute.

“Abbiamo bisogno di vedere delle azioni concrete e di vederle presto. Molti stati del G20 hanno enormi scorte di vaccini che potrebbero semplicemente finire nella spazzatura. Amnesty International ha calcolato che 500 milioni di dosi potrebbero essere subito disponibili se venissero redistribuite agli stati a basso reddito, ma di ciò nella dichiarazione finale non si è fatto il minimo cenno”, ha aggiunto Nelson.

“Quando mancano solo due mesi alla fine dell’anno, solo un radicale cambiamento d’approccio potrà colmare questa vergognosa mancanza di vaccini. Andando avanti così, invece, la fine della pandemia resterà un miraggio all’orizzonte”, ha concluso Nelson.