credit: Carlos Becerra
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La situazione politica e la crisi umanitaria del Venezuela hanno raggiunto il punto di rottura. Allarme confermato dalla notizia che due leader dell’opposizione sono stati prelevati dalle loro abitazioni nella capitale Caracas nel tentativo disperato del governo Maduro di ridurre al silenzio ogni critica.
“L’amministrazione Maduro sta mandando un messaggio terrificante a tutta la popolazione del Venezuela: il dissenso, in qualunque forma, non sarà tollerato”, ha dichiarato in una nota ufficiale Erika Guevara-Rosas, direttrice di Amnesty International per le Americhe.
Nelle prime ore del mattino, agenti dei servizi d’intelligence venezuelani privi di mandato hanno prelevato dalle loro abitazioni Leopoldo López, leader del partito di opposizione Volontà popolare, e Antonio Ledezma, sindaco di Caracas. Entrambi erano stati trasferiti dal carcere agli arresti domiciliari per motivi di salute.
“L’orologio corre veloce e il tempo si sta esaurendo perché le autorità del Venezuela invertano il loro approccio alla libertà d’espressione. L’alternativa è semplicemente agghiacciante”, ha commentato Guevara-Rosas.
López, prigioniero di coscienza, stava scontando una condanna per incitamento alla violenza nel corso delle proteste antigovernative del 2014, mentre Ledezma era stato arrestato nel 2015 con l’accusa di cospirazione.
“Il governo venezuelano deve garantire che López e Ledesma abbiano completo accesso ai loro avvocati e nei loro confronti si applichino le regole del giusto processo”, ha concluso Guevara-Rosas.