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Amnesty International ha chiesto alle autorità del Venezuela di rilasciare la giudice María Lourdes Afiuni Mora, detenuta da oltre un anno senza processo.
La giudice Afiuni Mora è stata arrestata il 10 dicembre 2009, qualche ora dopo aver disposto la libertà condizionata per il banchiere Eligio Cedeño, accusato di corruzione: una decisione presa nell’ambito delle sue competenze e conforme alla legge venezuelana.
All’indomani dell’arresto, nel corso di un’intervista televisiva il presidente Hugo Chavez aveva criticato la decisione della giudice Afiuni Mora di rilasciare Cedeño e aveva chiesto per lei la pena massima di 30 anni di carcere.
Detenuta nel carcere femminile di Los Teques, fuori dalla capitale Caracas, la giudice Afiuni Mora necessita di cure mediche urgenti e sarebbe stata minacciata da detenute che lei stessa aveva giudicato e condannato. Nessuna indagine ufficiale è stata aperta su queste minacce.
La giudice è accusata di corruzione e abuso di potere, nonché di aver favorito un’evasione e di associazione criminale. A un anno dall’arresto, l’ufficio del procuratore generale non ha fornito alcuna prova attendibile a sostegno delle accuse.
Il 10 dicembre 2010, la Corte interamericana dei diritti umani ha chiesto al Venezuela di adottare misure per garantire la vita e l’integrità fisica e psicologica della giudice Afiuni Mora e di permettere alla donna di consultare medici di sua scelta, qualora avesse bisogno di assistenza medica. La Corte ha dato al Venezuela tempo fino al 20 dicembre per informare sulle azioni intraprese. Amnesty International non è a conoscenza di alcuna risposta fornita dalle autorità di Caracas.
Anche le Nazioni Unite hanno dichiarato che ‘la liberazione immediata e senza condizioni della giudice Afiuni è urgente’ e che ‘esercitare rappresaglie contro coloro che esercitano funzioni stabilite dalla Costituzione e creare un clima di paura tra i giudici e gli avvocati ha come unico obiettivo quello di indebolire lo stato di diritto e di ostruire la giustizia’.