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‘Nel vertice dei ministri dell’Interno dell’Unione europea tenutosi il 22 settembre, i governi europei hanno almeno superato la paralisi e mostrato che la loro azione può essere teoricamente determinante. Ma nessuno deve illudersi che l’accordo raggiunto modificherà significativamente la situazione sul terreno o migliori il rispetto dei diritti umani dei rifugiati che arrivano in Europa. Il numero dei rifugiati da redistribuire è ancora troppo basso rispetto all’immensità della crisi in corso. A lungo termine, la decisione di oggi va nella giusta direzione ma i leader europei devono fare 10 passi avanti, non uno solo‘ – ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International.