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A 14 mesi dalla scomparsa e uccisione di Giulio Regeni la presenza in Italia del ministro del petrolio e delle risorse minerarie dell’Egitto, Tarek El Molla, è l’occasione per ribadire la necessità di una collaborazione piena alle indagini della procura di Roma.
Il ministro egiziano è invitato a intervenire alla sessione plenaria di apertura dell’Offshore Mediterranean Conference, in programma dal 29 al 31 marzo a Ravenna. A quella che è considerata la più prestigiosa vetrina internazionale dell’oil&gas prende parte anche il direttore dell’Italian Egyptian Oil Company, Fabio Cavanna.
“Come peraltro più volte confermato da rappresentanti di Eni, i rapporti tra Italia ed Egitto per ciò che riguarda il settore petrolifero vanno avanti senza problemi. Vanno invece avanti faticosamente e con molti problemi le indagini per accertare le responsabilità, in Egitto, della sparizione, della tortura e dell’uccisione di Giulio Regeni” ha dichiarato in un comunicato stampa diffuso il 24 marzo Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.
“Non vorremmo che qualcuno dei partecipanti alla Conferenza di Ravenna pensasse che quest’ultimo obiettivo possa essere sacrificato all’esigenza di non compromettere un clima favorevole agli scambi commerciali – ha aggiunto Marchesi –. Per questo, chiediamo ai rappresentanti dell’industria italiana e alle autorità eventualmente presenti di ribadire ancora una volta al ministro El Molla la richiesta al governo egiziano di collaborare in pieno alle indagini della procura di Roma”.
Oltre al suo intervento sul tema della transizione verso un mix energetico sostenibile, il ministro El Molla partecipa a una delle sessioni speciali dedicate al Mediterraneo, nuovo hub del gas per l’Europa anche alla luce delle importanti scoperte effettuate e dei futuri programmi di esplorazione.