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“La solidarietà non è reato“: questo è il tema sostenuto da Amnesty per la 21esima edizione di “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, quattro giorni – dal 19 al 22 luglio a Rosolina Mare in provincia di Rovigo – durante i quali la buona musica accompagnerà momenti dedicati ai temi dei diritti umani.
Grandi artisti che si alterneranno sul palco di Piazzale Europa con otto band e cantautori provenienti da tutta Italia, da Bergamo a Pantelleria, da Venezia a Napoli, in concorso per il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, dedicato ai migliori brani legati alla Dichiarazione universale dei diritti umani.
Il contest proporrà le semifinali il 20 e 21 luglio e la finale fra i cinque migliori il 22 luglio.
Brunori sas, vincitore del Premio Amnesty Italia, sezione Big, sarà uno dei protagonisti del festival, insieme a lui anche Enrico Ruggeri, Mirkoeilcane e la Med Free Orkestra.
Il 20 luglio si fronteggeranno: Storie Storte da Venezia con “Mare nostro” (folk), Giulia Ventisette da Firenze con “Tutti zitti” (pop d’autore), La Malaleche da Monza/Bergamo con “Siamo migranti” (patchanka), Iza&Sara da Forlì/Faenza con “Favola” (pop).
Il 21 luglio toccherà a: Pupi di Surfaro dalla Sicilia con “’Gnanzou” (nu kombat folk), Danilo Ruggero da Pantelleria con “Agghiri ddrà” (folk / canzone d’autore), Mujeres Creando da Napoli con “E je parlo ‘e te” (world music), Eleonora Betti da Arezzo con “Libera” (folk / canzone d’autore).
Quest’anno il festival promuoverà la campagna “La solidarietà non è reato” con cui intendiamo sfidare la criminalizzazione della solidarietà nelle sue varie forme: il lavoro umanitario e dei diritti umani non dovrebbe mai essere criminalizzato perché aiutare le persone ad attraversare i confini in modo irregolare, senza alcun vantaggio personale, non è contrabbando e non dovrebbe essere considerato un reato.
Individui e organizzazioni che aiutano rifugiati e migranti sono l’esempio più visibile dell’impegno per costruire comunità più accoglienti in Europa: testimoniano le violazioni dei diritti umani e gli abusi; rispettano l’imperativo umanitario, anteponendo le persone ai confini.
Nel pomeriggio di domenica 22 luglio, alle 18.30, ci sarà un incontro con il nostro portavoce Riccardo Noury e Dario Brunori, che la sera salirà sul palco per eseguire la canzone vincitrice del Premio Amnesty Italia Big, la sua “L’uomo nero”, insieme ad altri brani del suo repertorio.
Durante la serata verrà anche assegnato, fra i cinque finalisti, il Premio Amnesty Italia, sezione Emergenti, il Premio della Critica e il Premio Giuria Popolare.
Sui temi dei diritti umani saranno due le installazioni presenti quest’anno e visitabili al Centro Congressi a fianco al palco: “Inalienabile” di Silva Rotelli, progetto multimediale sul rapporto tra musica e diritti umani e “Ciokorà” progetto fotografico di Valentina Tamborra che testimonia la condizione delle migliaia di bambini di strada in Kenia.
Verranno inaugurate nella serata di apertura, quella del 19, che vedrà l’esibizione della romana Med Free Orkestra, preceduta da quella di BO.RO.FRA, che alle 18.30 sarà anche protagonista dell’aperitivo in spiaggia.
Il giorno dopo, il 20 luglio, l’aperitivo sarà affidato al live di Carlo Valente, il vincitore del Premio Amnesty sezione Emergenti lo scorso anno. Ospite della serata, dopo l’esibizione dei semifinalisti, sarà Mirkoeilcane, giovane cantautore romano noto per aver presentato a Sanremo 2018 un brano intenso sui migranti come “Stiamo tutti bene”.
La giornata di chiusura inizierà all’alba alle 5.00 con una performance di musica e danza contemporanea a cura dei Cantieri Culturali Creativi.
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