Chiediamo ai parlamentari europei di prendere posizione in favore della libertà e dei diritti umani in Ungheria

11 Settembre 2018

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Amnesty International chiede ai parlamentari europei di prendere posizione in favore della libertà e dei diritti umani in Ungheria e all’interno dell’Unione Europea

Amnesty International ha sollecitato il parlamento europeo a votare, il 12 settembre, in favore di un’azione contro le politiche sempre più repressive dell’Ungheria, che stanno erodendo i diritti fondamentali, le libertà e lo stato di diritto che sono valori costituenti dell’Unione europea.

Per avviare le procedure previste dall’articolo 7.1 del Trattato dell’Unione europea, due terzi del parlamento europeo dovrebbero approvare un rapporto sull’Ungheria, la cui conclusione è che questo paese rischia seriamente di violare i principi fondamentali dell’Unione. Queste procedure potrebbero alla fine determinare la sospensione dei diritti dell’Ungheria quale stato membro dell’Unione europea.

“È essenziale riportare l’Ungheria sul sentiero condiviso del rispetto dei diritti e delle libertà. Prendere questa posizione adesso invierebbe inoltre il chiaro segnale che le politiche della paura, dell’odio e del disprezzo per le voci dell’opposizione non saranno tollerate all’interno dell’Unione europea”, ha dichiarato Berber Biala-Hettinga, esperta di Amnesty International sui diritti umani nell’Unione europea.

“Col falso pretesto di contrastare la crisi migratoria, il governo ungherese sta attaccando le Ong, facendo fuori i media indipendenti e annullando i fondamentali meccanismi di controllo sull’operato di governo. Libertà e diritti conquistati a duro prezzo stanno svanendo di fronte ai nostri occhi”, ha concluso Biala-Hettinga.

Ulteriori informazioni

A chiedere ai parlamentari europei di votare sì, oltre ad Amnesty International, saranno anche Human Rights Watch, Reporter senza frontiere, Open Society Foundation Policy Institute e altre espressioni della società civile ungherese ed europea.

Amnesty International considera quello del 12 settembre come un voto cruciale per l’Ungheria così come per il futuro dei diritti umani e dello stato di diritto nell’Unione europea.

L’articolo 7 del Trattato dell’Unione europea autorizza l’Unione europea a promuovere e salvaguardare i principi fondanti quali il rispetto per lo stato di diritto, per i valori democratici e per i diritti e le libertà fondamentali. Una volta applicato, può determinare sanzioni come la sospensione del diritto di voto dell’Ungheria all’interno del Consiglio europeo.

Amnesty International, il Comitato Helsinki Ungheria e l’Unione ungherese per le libertà civili hanno attirato l’attenzione sugli allarmanti sviluppi seguiti alla nuova vittoria elettorale del partito al potere Fidesz nelle elezioni parlamentari dell’aprile 2018.

Il rapporto sull’Ungheria su cui il parlamento europeo sarà chiamato a votare il 12 settembre elenca una lunga serie di preoccupazioni relative al funzionamento del sistema costituzionale del paese, all’indipendenza del potere giudiziario, alla libertà di espressione e di associazione, al diritto a essere trattati secondo principi di uguaglianza, ai diritti delle persone appartenenti a minoranze come i rom e gli ebrei, ai diritti fondamentali dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati e ad altro ancora.

FINE DEL COMUNICATO                                                 

Roma, 11 settembre 2018

Per interviste:

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