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Sono 100.000 le firme che abbiamo già raccolto nell’ambito della maratona globale di raccolta firme “Write for Rights 2019”, la più grande campagna mondiale per i diritti umani.
Nella ricorrenza del 71° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, straordinario documento di civiltà adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948, col quale la comunità internazionale s’impegnava a non ripetere e a prevenire gli orrori della Seconda guerra mondiale, ribadiamo, ancora una volta, la necessità di attivarsi per le persone e i paesi per i quali quei trenta articoli rimangono una chimera.
Diritti elementari quali quelli al cibo, alla salute, all’istruzione, al lavoro sono sistematicamente violati. Il diritto di manifestazione pacifica, la libertà di stampa così come quella di esprimere le proprie opinioni o di professare un credo religioso sono limitati o del tutto negati in decine di paesi.
Tre crisi globali – dei conflitti, dei rifugiati e del clima – continuano a non ricevere soluzioni e si aggravano di anno in anno. Come sempre, a pagare il costo più alto sono coloro che hanno meno colpe. O semplicemente non ne hanno affatto.
Per questo c’è sempre più bisogno di unirsi, di sostenere chi s’impegna e mette a rischio la propria libertà, la propria vita, per riedificare una cultura dei diritti.
Fino al 22 dicembre si potrà partecipare, insieme a milioni di persone nel mondo, al sostegno in favore dei giovani attivisti che si battono per i diritti umani.
Da diciassette anni, insieme a numerose altre sezioni nel mondo, ci mobilitiamo per far sentire la voce di prigionieri di coscienza, difensori dei diritti umani, vittime di sparizione forzata, condannati a morte e persone che hanno subìto e ancora subiscono processi iniqui, torture, sgomberi forzati o in favore di chi non ha accesso ai diritti fondamentali.
Ogni anno, a dicembre, persone in tutto il mondo scrivono milioni di lettere, e-mail, tweet, post su Facebook e cartoline per coloro i cui diritti umani sono sotto attacco, in quello che è diventato il più grande evento mondiale sui diritti umani. Gli attivisti, le scuole amiche dei diritti umani e i sostenitori di Amnesty International raccolgono milioni di firme per coloro i cui diritti umani vengono minacciati.
I giovani attivisti hanno avuto un ruolo di primo piano nei principali movimenti di protesta e campagne per i diritti umani nel 2019, come il movimento per gli scioperi climatici dei Fridays for Future fondato dalla sedicenne Greta Thunberg, nonché i movimenti di protesta in molti paesi del mondo.
Write for Rights 2019 presenta le storie di giovani difensori dei diritti umani e persone provenienti da, Iran, Grecia, Nigeria, Filippine e Arabia Saudita.
Quest’anno le attivazioni della “Write for Rights” in Italia riguardano:
Finora Gianmarco Saurino, Iacopo Melio, Pietro Aradori, Luciano Spinelli, Giorgia, Nina Zilli e Gemitaiz, tra gli altri, hanno dato il loro contributo alla Write for Rights 2019 scambiandosi la penna in staffetta per firmare gli appelli in favore di Yasaman, Marinel, Sarah e Seán, Loujain e Nasu su Instagram.
Nell’ambito di questa iniziativa, Amnesty International ospita in Italia due speaking tour: