Tempo di lettura stimato: 2'
Il 21 settembre la Corte suprema dello Zimbabwe ha sospeso a tempo indeterminato il procedimento penale nei confronti di Jestina Mukoko, direttrice dello Zimbabwe Peace Project, una nota attivista per i diritti umani che era stata accusata di aver reclutato persone per addestrarle ad atti di rivolta e sabotaggio.
Secondo Amnesty International, queste accuse erano state costruite a tavolino dal precedente governo, nell’ambito di una strategia volta a ridurre al silenzio i presunti oppositori politici.
Jestina Mukoko era stata prelevata dalla sua abitazione da agenti di sicurezza il 3 dicembre 2008. Era stata posta in detenzione incommunicado e torturata dai suoi rapitori insieme ad altri 23 attivisti politici e per i diritti umani.
Dal suo rilascio, avvenuto nel marzo 2009, Jestina Mukoko aveva dovuto presentarsi alla stazione di polizia di Norton tutti i venerdì e aveva dovuto consegnare il suo passaporto, come parte della sua cauzione.