Zimbabwe, porre fine alle intimidazioni nei confronti degli attivisti

22 Aprile 2010

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(22 aprile 2010)

La polizia dello Zimbabwe deve porre fine alle intimidazioni nei confronti di attivisti e non deve più impedire il loro esercizio pacifico del diritto di assemblea – ha dichiarato Amnesty International.
 
La richiesta dell’organizzazione per i diritti umani segue all’arresto e detenzione senza alcuna accusa per cinque giorni di Jenni Williams, Magodonga Mahlangu, Clara Manjengwa e Celina Madukani, esponenti di Women of Zimbabwe Arise (Woza).

Le quattro donne, arrestate il 15 aprile insieme ad altre 61 persone, poi liberate, mentre  partecipavano a una manifestazione pacifica contro l’aumento dei  prezzi dell’elettricità ad Harare, sono state rilasciate dopo che l’ufficio del Procuratore generale si era rifiutato di accusarle.

Amnesty International ha accolto con favore il rilascio delle attiviste ma esprime preoccupazione per i sistematici abusi della legge della polizia per scoraggiare i difensori dei diritti umani che partecipano alle proteste pacifiche. È inaccettabile che 30 anni dopo l’indipendenza gli attivisti dello Zimbabwe debbano subire ancora persecuzioni e minacce.

Maggiori informazioni sono disponibili online
 
 
(19 aprile 2010) Zimbabwe, 30 anni dopo l’indipendenza ancora violazioni dei diritti umani