Zimbabwe, scagionato il pastore Mawarire

30 Novembre 2017

Oslo Freedom Forum, Photographer: Reka Nyari

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Dallo Zimbabwe arriva la prima buona notizia dell’era post-Mugabe.

Il pastore Evan Mawarire, fondatore del movimento #Thisflag e promotore dal 2016 di proteste nonviolente contro la corruzione, la crisi economica e le violazioni dei diritti umani, è stato scagionato dalle accuse di “sovversione” e “offesa alla bandiera nazionale“. Mawarire era stato arrestato il 31 gennaio e rilasciato su cauzione in attesa del processo.

Già l’anno scorso, a luglio, il pastore era finito nel mirino del governo quando era stato arrestato per “incitamento alla violenza” dopo che aveva convocato e diretto uno sciopero generale. In seguito un giudice indipendente aveva dichiarato incostituzionale il suo arresto e aveva annullato le accuse.

Dunque la notizia è davvero buona. Ma siccome, come si dice, una rondine non fa primavera, aspettiamo di vedere se davvero il presidente Mnangagwa è intenzionato a rispettare la cultura dei diritti umani, che aveva sempre trovato modo di esprimersi anche nei decenni di regime autoritario di Mugabe.

Le buone notizie di Amnesty International sono anche su Pressenza.