Ungheria, “Resisteremo alle leggi che criminalizzano le Ong”

21 Giugno 2018

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Il parlamento di Budapest ha approvato un pacchetto di leggi che criminalizza una serie di legittime attività in favore dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati protette dal diritto internazionale dei diritti umani e dalle leggi dell’Unione europea. Coloro che violano la nuova normativa rischiano fino a un anno di carcere. In questo documento un’analisi degli effetti di queste nuove norme.

Tra le norme approvate c’è il cosiddetto “VII emendamento” alla Costituzione che infligge un altro colpo ai diritti umani e allo stato di diritto. Il testo proibisce il reinsediamento di popolazioni straniere in territorio ungherese, limita lo svolgimento di proteste pacifiche, pregiudica l’indipendenza del potere giudiziario, introduce il reato di assenza di fissa dimora e chiede alle autorità dello stato di proteggere la “cultura cristiana” dell’Ungheria.

In occasione del voto odierno, abbiamo pubblicato il report intitolato “Ungheria: le nuove leggi che violano i diritti umani, minacciano la società civile e compromettono lo stato di diritto devono essere accantonate”.

Da anni, la società civile in Ungheria è esposta a una campagna di diffamazione da parte delle autorità. Gli ultimi attacchi hanno riguardato circa 200 attivisti, accademici, avvocati, giornalisti e altre figure che hanno criticato il governo.

“Notiamo con amara ironia che, proprio durante la Giornata mondiale del rifugiato, l’Ungheria ha approvato oggi una legge che prende di mira le persone e le organizzazioni che stanno dalla parte dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati”, ha detto la direttrice di Amnesty International per l’Europa Gauri van Gulik. 

Pacchetto leggi Ungheria: la solidarietà è sotto attacco

Il 29 maggio, con la maggioranza assoluta detenuta dalla Fidesz (il partito di Orbán, membro dei Popolari europei) allo Orszagház, il Parlamento magiaro ha approvato la cosiddetta legge “Stop Soros” che punirà come reato penale ogni aiuto ai migranti illegali fornito da Ong o da qualsiasi organizzazione umanitaria.

Secondo la legge, qualsiasi organizzazione e singolo cittadino che si renda colpevole di aiuto a entrare e restare in Ungheria a persone che non hanno i titoli per chiedere asilo politico sarà passibile di pene detentive.

Una seconda legge, sempre promossa dalla maggioranza, afferma che sarà necessario introdurre un emendamento nella Costituzione ungherese per affermare esplicitamente che sarà vietato a qualsiasi popolazione aliena (cioè in sostanza non conforme con valori occidentali e cristiani del paese magiaro) insediarsi o essere aiutata a insediarsi in Ungheria.

Oltre 22mila persone provenienti da più di 50 paesi hanno inviato messaggi di amore e solidarietà alla società civile ungherese, invitando i politici a votare contro questa proposta dannosa.