Il 7 luglio aderiamo all’iniziativa “maglietta rossa”

5 Luglio 2018

Tempo di lettura stimato: 4'

Attiviste e attivisti di Amnesty International Italia aderiscono alla mobilitazione lanciata dall’associazione Libera Contro tutte le mafie e in programma sabato 7 luglio indossando una maglietta rossa.

Insieme a decine di associazioni chiediamo al governo italiano, e a tutti i governi degli stati membri, di preservare il sistema di ricerca e soccorso in mare e di contribuire a un sistema che funzioni realmente e non sia inutilmente inumano e crudele adempiendo all’imperativo di salvare vite in mare.

Perché il rosso?

Era il 2 settembre del 2015 quando il mondo protestava indignato per la tragica fine del piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano trovato morto su una spiaggia turca. Annegato mentre con la famiglia cercava di raggiungere la Grecia.

A tre anni di distanza, l’attualità racconta dei tre piccoli annegati nel naufragio del gommone a est di Tripoli. I loro corpi ritrovati sulla spiaggia. Anche loro, come Alan, indossavano abiti rossi, scelti dalle famiglie per renderli più facilmente individuabili dai soccorritori in caso di incidente.

Immagini drammatiche che si ripetono negli anni, accompagnate dalla stessa mancanza di risposta da parte dei leader europei. Al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno non è stata concordata nessuna misura decisiva rispetto alle gravissime violazioni dei diritti umani che migranti e rifugiati subiscono in Libia. Non un piano condiviso sugli sbarchi, la riforma del sistema di Dublino, le operazioni di ricerca e soccorso in mare.

Contro queste politiche migratorie che espongono bambini, donne e uomini a pericoli mortali e a gravissime violazioni dei loro diritti, recuperiamo il filo rosso della solidarietà per chiedere un sistema di gestione dell’immigrazione equo, efficiente e compassionevole.

Come aderire all’iniziativa

La modalità per aderire all’iniziativa è semplice. Il 7 luglio aderisci anche tu: indossa una maglietta rossa e fai un autoscatto o una foto di gruppo e pubblicala sui tuoi canali social (Facebook, Instagram, Twitter) utilizzando l’hashtag #magliettarossa. Nei tuoi post puoi linkare anche il nostro appello per chiedere di porre fine all’orrore in Libia.

Le nostre richieste

Le soluzioni esistono e cambiare questo sistema non è impossibile.

Amnesty International chiede con urgenza la formulazione di un serio piano riguardante gli sbarchi, la riforma del sistema di Dublino e percorsi sicuri e legali che forniscano alternative alle persone che s’imbarcano in viaggi pericolosi.

In Libia, dove 9.000 persone sono attualmente arbitrariamente trattenute in condizioni terrificanti nei centri di detenzione, chiediamo di porre fine alla detenzione arbitraria e indagare sulle accuse di tortura e maltrattamenti, reimpostando la cooperazione con il paese in materia di migrazione e dando priorità alla protezione dei diritti umani.