Accordo sul rientro dei rohingya: inimmaginabile fino a quando non sarà smantellato il sistema di apartheid

23 Novembre 2017

© Andrew Stanbridge / Amnesty International

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Reagendo alla notizia dell’accordo raggiunto tra Myanmar e Bangladesh per il rientro di quasi un milione di rifugiati rohingya, Charmain Mohamed, direttore di Amnesty International sui diritti dei rifugiati e dei migranti, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Anche se i dettagli dell’accordo non sono stati ancora resi noti, parlare di rientro è evidentemente prematuro considerato che i rohingya continuano a cercare rifugio in Bangladesh quasi ogni giorno a causa della pulizia etnica in corso in Myanmar”.

“Non potrà esservi alcun rientro in condizioni di sicurezza e dignità fino a quando il sistema d’apartheid resterà in vigore in Myanmar, dove migliaia di rohingya sono trattenuti in condizioni equiparabili a quelle dei campi di concentramento. Rientrare in condizioni del genere è semplicemente inimmaginabile”.

“Myanmar e Bangladesh devono rispettare l’obbligo di diritto internazionale di non rimandare persone in situazioni nelle quali rischierebbero di subire persecuzione o altre gravi violazioni dei diritti umani”.

“Il fatto che le Nazioni Unite e la comunità internazionale siano state completamente emarginate da questo negoziato non depone in favore di un serio programma di rimpatri volontari rispettoso degli standard internazionali”.

“Come minimo, i rohingya dovrebbero essere in grado di continuare a chiedere asilo in Bangladesh e chi non volesse tornare in Myanmar non dovrebbe essere costretto a farlo”.

L’analisi di Amnesty International sulle cause alla radice dell’attuale crisi nello stato di Rakhine, pubblicata questa settimana, ha riscontrato che la popolazione rohingya di Myanmar è intrappolata in un crudele sistema di discriminazione istituzionalizzata e promossa dallo stato che corrisponde al crimine di apartheid.

FINE DEL COMUNICATO

Roma, 23 novembre 2017

Per firmare l’appello in favore dei rohingya:

https://www.amnesty.it/appelli/myanmar-centinaia-rohingya-ancora-dispersi/

 

Per interviste:

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