Almeno 85 morti e oltre 300 feriti in Yemen nella fuga da un evento di beneficenza

21 Aprile 2023

Reuters

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La sera del 19 aprile almeno 85 persone sono morte e oltre 300 sono rimaste ferite durante l’improvvisa fuga da un evento di beneficenza in occasione del Ramadan, tenutosi all’interno di una scuola nella città vecchia di Sana’a, la capitale dello Yemen sotto il controllo del gruppo armato huthi.

Centinaia di persone si erano radunate in una scuola del quartiere di Bab al-Yemen per ricevere una donazione in denaro di 5.000 rial yemeniti (circa 8 dollari Usa). Il ministero dell’Interno ha comunicato l’arresto di due organizzatori dell’evento e l’avvio di un’indagine.

Alcuni organi d’informazione hanno attribuito la causa della fuga precipitosa a colpi di arma da fuoco sparati in aria da alcuni huthi, che avrebbero colpito un cavo elettrico provocando un’esplosione. Invece, il ministero dell’Interno ha attribuito la fuga precipitosa alla “distribuzione casuale di somme di denaro tramite alcuni trasferimenti non coordinati con il ministero dell’Interno e priva di organizzazione”.

“Chiediamo che ci sia giustizia per le vittime di questo incidente orribile, che poteva essere prevenuto e che è costato la vita a così tante persone, tra cui probabilmente molti bambini”, ha dichiarato Grazia Careccia, vicedirettrice per il Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International.

“Gli huthi devono indagare in modo tempestivo, completo, indipendente, imparziale, trasparente ed efficace su come un evento di beneficenza possa essere precipitato in un disastro che ha ucciso decine di persone e ne ha ferite altre centinaia. I presunti responsabili devono essere portati davanti alla giustizia e processati equamente. Le vittime e le loro famiglie devono avere accesso alla giustizia e a rimedi efficaci. Le autorità devono immediatamente astenersi da qualsiasi forma di interferenza che impedisca di fornire aiuti umanitari ai civili”, ha aggiunto Careccia.

“Questo è un altro duro colpo per la popolazione dello Yemen, che ha già ha sulle spalle il peso di otto anni di conflitto armato. Oltre due terzi della popolazione hanno bisogno di assistenza umanitaria e i tassi di malnutrizione infantile sono allarmanti. La comunità internazionale non può continuare a ignorare la mancanza di responsabilità per le gravi violazioni del diritto internazionale commesse dalle parti in conflitto”, ha concluso Careccia.

Sana’a è sotto il controllo degli huthi dal 2015 e le parti in conflitto continuano a limitare i movimenti e la consegna degli aiuti. Nel 2022 si è registrato un allarmante aumento degli attacchi contro gli operatori umanitari e della violenza contro i beni e le strutture del personale umanitario.