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Amnesty International ha lanciato un’azione urgente per chiedere la scarcerazione del giornalista Raman Pratasevich, arrestato il 23 maggio in Bielorussia insieme alla compagna Sofia Sapega dopo che l’aereo su cui viaggiava da Atene a Vilnius era stato costretto a un atterraggio di emergenza nella capitale Minsk.
Pratasevich, 26 anni, fino al settembre 2020 aveva diretto i principali canali Telegram di opposizione, Nexta e Nexta Live. Due mesi dopo, lui e il cofondatore dei canali Stsyapan Putsila erano stati iscritti nella lista delle “persone coinvolte in attività terroristiche” e incriminati per “incitamento a disordini di massa”, “gravi violazioni dell’ordine pubblico” e “incitamento all’odio sociale” contro pubblici ufficiali e agenti di polizia, reati per i quali sono previsti fino a 20 anni di carcere. Non sono ancora note le ragioni dell’arresto di Sofia Sapega.
In un video trasmesso dalla televisione di stato il 24 maggio, che è parso essere stato registrato sotto costrizione a giudicare dai lividi presenti sul volto, Pratasevich ha ammesso di “aver organizzato disordini di massa nella città di Minsk” a seguito del contestato risultato delle elezioni presidenziali del 9 agosto, aggiungendo che stava “collaborando alle indagini” e che era trattato “in modo corretto e legale”.