Per aver difeso il diritto ad amare, Melike Balkan e Özgür Gür rischiano fino a tre anni di carcere in Turchia.
Iscritti alla facoltà di biologia, Melike e Özgür sono attivisti del Gruppo di solidarietà lgbti dell’Università tecnica del Medio Oriente di Ankara, col quale hanno organizzato svariate parate, riunioni ed altri eventi.
Sono stati arrestati nel 2019 insieme ad altri manifestanti, solo per aver preso parte a un sit-in pacifico in occasione della giornata dell’orgoglio Lgbti.
Le accuse contro Melike e Özgür devono essere annullate ora.
Nonostante la crescente ostilità dell’opinione pubblica turca e l’aumento dei casi di omofobia, anche grazie all’attivismo di Melike e Özgür, un numero crescente di studenti e studentesse hanno aderito alle manifestazioni in difesa dei diritti delle persone lgbti.
Nel 2019 i vertici dell’università di Ankara hanno comunicato a studenti e studentesse che la parata del Pride prevista per il 10 maggio non si sarebbe svolta all’interno del campus.
Il Gruppo di solidarietà lgbti non si è arreso e ha deciso di organizzare comunque un sit-in. In tutta risposta, l’università ha convocato la polizia, che ha fatto ricorso alla forza eccessiva contro i manifestanti pacifici.
Gli agenti di polizia hanno arrestato almeno 23 studenti e studentesse, tra cui Melike e Özgür, e un professore, sebbene alcuni dei manifestanti posti sotto fermo non avessero nemmeno preso parte alla protesta.
Egr. Abdülhamit Gül
Ministero della Giustizia
Adalet Bakanlığı
06659 Ankara
Turchia
Egregio Ministro della Giustizia,
Melike Balkan e Özgür Gür sono due studenti di biologia che, assieme ad altre 17 persone, rischiano fino a tre anni di detenzione per aver esercitato pacificamente il loro diritto di riunione.
Il 10 maggio 2019, durante il Pride, le forze di polizia hanno interrotto e disperso con la forza un sit-in organizzato presso la Middle East Technical University, quindi, arrestato 21 manifestanti, tra cui Melike e Özgür. Ora sono sotto processo assieme ad altre 17 persone.
Onorevole Ministro della Giustizia, saprà che le manifestazioni pacifiche non costituiscono reato. La esorto pertanto a seguire da vicino questa vicenda per assicurare che siano assolti da ogni accusa.
“Altro che Piano d’azione: la detenzione di Kavala, Demirtaş e di tante altre persone dice una sola cosa, che in Turchia la libertà d’espressione è punita senza pietà”.
“Altro che Piano d’azione: la detenzione di Kavala, Demirtaş e di tante altre persone dice una sola cosa, che in Turchia la libertà d’espressione è punita senza pietà”.