Aggiornamento del 17/06/2019: dopo le grandi proteste internazionali, un funzionario del governo dell’Arabia Saudita ha dichiarato che Murtaja Qureiris, il ragazzo arrestato a 13 anni, non sarà messo a morte e potrebbe essere rilasciato nel 2022.
Murtaja Qureiris, arrestato a 13 anni durante una manifestazione contro il governo, rischia la pena di morte in Arabia Saudita.
Nei giorni scorsi l’emittente televisiva Cnn aveva reso nota la notizia, pubblicando anche un video in cui si vede Qureiris partecipare in bicicletta, nel 2011, a una protesta indetta nella Provincia orientale. In questa zona dell’Arabia Saudita, abitata prevalentemente dalla minoranza sciita, dopo il 2011 le autorità hanno represso duramente – anche con diverse condanne a morte – le proteste contro la discriminazione degli sciiti.
Abbiamo ottenuto conferma che la pubblica accusa ha chiesto la condanna a morte di Murtaja per una serie di reati, alcuni dei quali commessi quando il ragazzo aveva appena 10 anni e i 13 anni: partecipazione a manifestazioni contro il governo, presenza ai funerali del fratello Ali Qureiris ucciso nel 2011, adesione a un’organizzazione terrorista, lancio di bombe Molotov contro una stazione di polizia e uso delle armi da fuoco contro le forze di sicurezza.
Murtaja Qureiris deve essere immediatamente rilasciato!
Qureiris, che ora ha 18 anni, è stato arrestato nel settembre 2014 e portato nel carcere minorile di al-Damman.
Per un mese è stato tenuto in isolamento, picchiato e sottoposto a intimidazioni durante gli interrogatori. Gli è stato anche promesso che, se avesse confessato, sarebbe tornato in libertà.
Nel maggio 2017, pur avendo solo 16 anni, è stato trasferito alla prigione per adulti al-Mabaheth, sempre ad al-Damman. Ha potuto incontrare un avvocato solo in occasione della prima udienza del processo, nell’agosto 2018, celebrato di fronte al Tribunale penale speciale, una corte anti-terrorismo istituita nel 2008 e che è sempre più usata per giudicare attivisti per i diritti umani e manifestanti.
Dal 2014 il Tribunale penale speciale ha processato oltre 100 appartenenti alla minoranza sciita, diversi dei quali sono stati condannati a morte anche solo per aver preso parte a manifestazioni pacifiche, al termine di procedimenti iniqui e sulla base di “confessioni” estorte con la tortura.
Ad aprile, abbiamo denunciato l’esecuzione di Abdulkareem al-Hawaj, un giovane sciita arrestato a 16 anni, giudicato colpevole di vari reati relativi alla partecipazione alle manifestazioni degli sciiti contro il governo.
Tre altri giovani sciiti – Ali al-Nimr, Abdullah al-Zaher e Dawood al-Marhoon – arrestati nel 2012 quando avevano rispettivamente 17, 16 e 17 anni, rischiano da un momento all’altro di essere messi a morte.
Dal 2014 più di 100 sauditi sciiti sono stati processati dinanzi alla Corte penale specializzata (SCC) per accuse vaghe e di ampia portata derivanti dalla loro opposizione al governo, comprese critiche pacifiche alle autorità.
King and Prime Minister
His Majesty Salman bin Abdul Aziz Al Saud
The Custodian of the two Holy Mosques
Office of His Majesty the King
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Kingdom of Saudi Arabia
Fax: (via Ministry of the Interior)
+966 11 403 3125 (please keep trying)
Twitter: @KingSalman
Maestà,
le scrivo in qualità di socio e simpatizzante di Amnesty International, l’Organizzazione internazionale che dal 1961 agisce in difesa dei diritti umani, ovunque vengano violati nel mondo.
Le chiedo di:
- annullare la condanna a morte nei confronti di Murtaja Qureiris e garantire che sia sottoposto a un processo equo, in linea con il diritto internazionale, e che non si concluda con la pena capitale.
- Aprire un’indagine indipendente sulle torture e maltrattamenti che ha denunciato.
Le ricordo inoltre che l’ Arabia Saudita è stato parte della Convenzione sui diritti dell’infanzia che proibisce il ricorso alla pena di morte per reati commessi da minori di 18 anni.
Infine, la esorto a stabilire immediatamente una moratoria ufficiale su tutte le esecuzioni in vista dell’abolizione della pena di morte in Arabia Saudita.
La ringrazio per l’attenzione.