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Ieri Muhammad Yunus, consigliere capo del governo ad interim del Bangladesh, ha firmato la Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate.
La direttrice di Amnesty International per l’Asia meridionale, Smriti Singh, ha dichiarato:
“La firma della Convenzione internazionale sulle sparizioni forzate rappresenta un primo passo fondamentale nel lungo percorso verso la verità, la giustizia e la riparazione per le vittime e le loro famiglie in Bangladesh. Le sparizioni forzate sono tra le violazioni dei diritti umani più crudeli e disumanizzanti e hanno devastato numerose famiglie nel paese”.
“Il governo ad interim dovrà impegnarsi attivamente per l’attuazione completa della Convenzione, ratificandola e promulgando una forte legislazione a livello nazionale, che riconosca la natura continuativa del crimine e consideri anche gli episodi di sparizione forzata avvenuti prima dell’entrata in vigore della legge di ratifica. Inoltre, dovrà consentire al Comitato delle Nazioni Unite sulle sparizioni forzate di ‘ricevere ed esaminare comunicazioni’ per conto delle vittime, come previsto dall’articolo 31 della Convenzione”.
“La commissione d’inchiesta istituita all’inizio di questa settimana deve essere dotata di risorse adeguate e attrezzata per condurre indagini approfondite, trasparenti ed efficaci su tutti i casi di sparizione forzata nel paese. Il suo mandato dovrebbe essere esteso per includere i casi di sparizioni forzate avvenuti prima del 2010. La commissione deve operare in modo inclusivo e trasparente, coinvolgendo la società civile e i gruppi di vittime e assicurare che i presunti responsabili di crimini di diritto internazionale siano portati davanti alla giustizia tramite processi equi e senza ricorso alla pena di morte. Si tratta di passi fondamentali per ripristinare e rafforzare la fiducia delle vittime e delle loro famiglie nel sistema”.
Secondo l’ong bangladese Odhikar tra il 2009 e giugno 2024 sono stati segnalati almeno 708 casi di sparizioni forzate. Dopo le dimissioni dell’ex prima ministra Sheikh Hasina all’inizio di agosto, almeno tre persone che erano state fatte sparire sono state scarcerate da prigioni segrete nel paese: Michael Chakma, Abdullahil Aman Azmi e Ahmad Bin Quasem.
Il 29 agosto il nuovo governo ad interim ha annunciato la creazione di una commissione d’inchiesta composta da cinque membri, incaricata di indagare sulle sparizioni forzate segnalate tra gennaio 2010 e agosto 2024.