Bielorussia: sette anni di colonia penale per Nasta Loika

21 Giugno 2023

Foto di Iryna Arahouskaya

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Nasta Loika, un’insegnante e difensora dei diritti umani bielorussa, è stata condannata a sette anni in una colonia penale, sulla base di accuse inventate e a seguito di un processo a porte chiuse.

Marie Struthers, direttrice di Amnesty International per l’Europa orientale e l’Asia centrale ha commentato:

“La condanna di Nasta Loika, su accuse inventate, a seguito di un processo segreto e finto, rappresenta un duro colpo per la comunità degli attivisti in Bielorussia e per la situazione dei diritti umani in generale. La decisione vile delle autorità di avviare un processo a porte chiuse rivela la totale mancanza di legittimità della sua persecuzione e l’entità delle violazioni del suo diritto a un processo equo. Loika è una coraggiosa attivista e un’insegnante, che ha lavorato instancabilmente per promuovere e proteggere i diritti umani in Bielorussia. Deve essere scarcerata immediatamente e incondizionatamente”.

“Vi sono anche gravi preoccupazioni per la salute e la sicurezza di Nasta Loika e questo ultimo processo a porte chiuse solleva ulteriori timori. Le autorità bielorusse devono urgentemente smettere di usare il sistema di giustizia penale del paese come strumento per silenziare i dissidenti dello stato, inclusa Loika e gli altri difensori dei diritti umani che stanno andando incontro a un simile destino”, ha proseguito Marie Struthers.

“Le autorità bielorusse devono immediatamente disporre un’indagine sulla detenzione arbitraria di Nasta Loika e sulle accuse, riportate lo scorso anno, riguardanti alcune torture da parte dei funzionari di prigione. Qualsiasi funzionario, ragionevolmente sospettato di aver commesso o di essere stato complice di questi crimini, deve essere processato in un processo equo, senza ricorrere alla pena di morte”, ha concluso Marie Struthers.

 

Ulteriori informazioni

Nasta (Anastasia) Loika è una nota difensora dei diritti umani. Ha documentato l’uso della legislazione repressiva “anti-estremista” in Bielorussia, ha lavorato per proteggere i cittadini stranieri e gli apolidi nel paese e ha offerto educazione sui diritti umani.

Il 6 settembre 2022, Loika è stata trattenuta in modo arbitrario mentre stava lasciando il tribunale della città di Minsk dopo aver partecipato a un’udienza nel processo contro i compagni difensori dei diritti umani Marfa Rabkova, Andrei Chapyuk e altri otto co-imputati.

Loika è stata inizialmente sottoposta a “detenzione amministrativa” per presunto “vandalismo minore”. Il suo fermo è stato ripetutamente prolungato fino a quando, nell’ottobre 2022, è stata incarcerata arbitrariamente come sospetta criminale.

Durante la sua detenzione, le è stato negato l’accesso non solo al suo avvocato, ma anche alle cure mediche essenziali e ad altre necessità di base, come abiti caldi e acqua potabile.