Cambogia: confermata in appello la condanna di Tep Vanny

8 Agosto 2017

CC: Amnesty International

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La Corte d’appello di Phnom Penh ha confermato in appello la condanna a 30 mesi di carcere inflitta nel febbraio 2017 alla difensora dei diritti umani cambogiana Tep Vanny.

Oggi è un giorno triste non solo per Tep Vanny e i suoi familiari ma per i diritti umani in Cambogia. Tep Vanny è stata condannata unicamente per aver difeso pacificamente i diritti della sua comunità. Continuiamo a chiedere che sia rilasciata immediatamente e senza condizioni“, ha dichiarato Josef Benedict, vicedirettore delle Campagne per il Sud-est asiatico e il Pacifico di Amnesty International.

La sentenza di oggi pone nuovamente in discussione l’indipendenza del potere giudiziario in Cambogia e pare confermare che i tribunali di questo paese sono poco più che un’estensione del governo, che ricorre a false accuse penali per intimidire e imprigionare chi lo critica“, ha aggiunto Benedict.

La sentenza è arrivata proprio mentre le autorità cambogiane stanno inasprendo la repressione ai danni delle voci critiche, in vista delle elezioni del prossimo anno. Invece di cercare di azzerare il dibattito, il governo deve assicurare che il diritto di ogni persona a manifestare pacificamente o a esprimere in modo pacifico le sue opinioni sia rispettato“, ha concluso Benedict.

FINE DEL COMUNICATO                                                                                 Roma, 8 agosto 2017

Per firmare l’appello in favore di Tep Vanny:

https://www.amnesty.it/appelli/difendi-coraggio-tep-vanny/

Per maggiori informazioni sulla campagna “Coraggio”:

https://www.amnesty.it/campagne/coraggio/

Il capitolo Cambogia tratto dal Rapporto 2016-2017 è online all’indirizzo:

https://www.amnesty.it/rapporti-annuali/rapporto-annuale-2016-2017/asia-e-pacifico/cambogia-regno-di/

Per interviste:

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