Cina, giornalista di #MeToo e attivista per i diritti dei lavoratori accusati di “sovversione”

9 Novembre 2021

Tempo di lettura stimato: 2'

Amnesty International ha chiesto alle autorità cinesi di scarcerare la giornalista Sophia Huang Xueqin e l’attivista Wang Jianbing, arrestati il 19 settembre 2021 nella città di Guangzhou e successivamente incriminati per “incitamento a sovvertire i poteri dello stato”.

Sophia Huang Xueqin è una giornalista che ha preso parte a varie campagne del movimento #MeToo Cina, in difesa delle donne che hanno subito violenza e molestie sessuali. Era già stata in carcere, dall’ottobre 2019 al gennaio 2020 per “aver seminato discordia e provocato disordini”, solo per essersi occupata delle proteste di massa a Hong Kong. Il giorno dopo l’arresto avrebbe dovuto prendere un volo per il Regno Unito, per prendere parte a un master dell’Università del Sussex.

Wang Jianbing (conosciuto dagli amici come “Pancake”), a sua volta attivo nel movimento #MeToo, ha fornito assistenza legale alle persone con disabilità e ai lavoratori che avevano contratto malattie professionali.

Dal giorno dell’arresto, Sophia Huang Xueqin e Wang Jianbing non possono vedere familiari né avvocato. La polizia ha convocato alcuni loro amici per interrogatori, perquisito le loro abitazioni e sequestrato materiale.

Da tempo, le autorità cinesi mettono in atto forti repressioni nei confronti delle persone percepite come dissidenti. Per approfondimenti sulla situazione dei diritti umani nel paese consultare il rapporto annuale 2020-2021 a questo link.