Conflitto in Yemen: 30 persone perdono la vita in mare

29 Gennaio 2018

These are the individual sub-munitions from the BL-755 aircraft bomb. From the series of poictures, it appears that there was a single weapon that malfunctioned, landing on the ground with dispersing all (or possibly any) of its cargo of 147 bomblets. Around 11-15 bomblets remained in the crushed remains of the bomb; a further 68-72 are laid out in the tiled room. Thus the total recovered is roughly between 79 and 87. This is more than half the original number packed in the bomb.The cluster bomb was most likely dropped by Saudi Arabia-led coalition forces. Out of the coalition members, UAE and Saudi Arabia are known to possess this type of cluster bombs in their stockpiles. Picture taken at YEMAC (local demining organisation) storage center in Hayran, Hajjah.

Tempo di lettura stimato: 1'

Sono almeno 30 le persone che hanno perso la vita a largo dello Yemen: sono annegati a seguito del capovolgimento di un’imbarcazione che trasportava in totale 152 migranti. Erano salpati dal porto di Aden, nello Yemen. Tornavano verso i loro paesi.

Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia racconta questa tragedia ignorata nella sua rubrica pubblicata sul Fatto quotidiano.

Pare assurdo ma attualmente in Yemen ci sono oltre 280mila rifugiati e richiedenti asilo di altri paesi. Solo nel 2017, dal Corno d’Africa ne sono arrivati 87mila.

Fanno parte degli oltre due milioni di sfollati di guerra. Quella guerra iniziata il 25 marzo 2015, quando una coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita ha iniziato a bombardare lo Yemen (anche grazie a forniture di altri paesi, Italia inclusa) per cacciare dal potere gli houti, un gruppo armato sciita.

Continua a leggere l’articolo sul Fatto quotidiano.