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Sultan al-Jaber, direttore generale dell’Adnoc, l’agenzia petrolifera degli Emirati Arabi Uniti, è stato designato presidente della Cop-28, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, che si svolgerà a novembre, per l’appunto nello stato del Golfo persico.
La decisione di svolgere la conferenza in uno dei principali stati produttori di petrolio e quella di designarne presidente il capo dell’agenzia petrolifera locale non promettono affatto bene. Vi è già il forte sospetto che la Cop-28, attraverso la sua presidenza, favorirà gli interessi dell’industria fossile.