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Amnesty International ha commentato positivamente la sentenza emessa il 6 settembre dalla Corte di giustizia europea, che ha respinto la richiesta di Slovacchia e Ungheria di essere esonerate dallo schema di ricollocazione dei rifugiati presenti in Italia e Grecia verso altri paesi dell’Unione europea.
“La sentenza afferma che nessun paese può venir meno alle sue responsabilità verso i rifugiati. Slovacchia e Ungheria hanno provato a eludere il sistema di solidarietà dell’Unione europea ma, come dice la sentenza, ciascun paese deve fare la sua parte per proteggere persone in fuga dalla violenza e dalla persecuzione”, ha dichiarato Iverna McGowan, direttrice dell’ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee.
“Attraverso il ricorso alla Corte di giustizia europea, i governi di Slovacchia e Ungheria avevano cercato senza alcun fondamento di rendere i loro paesi ‘zone a zero rifugiati’. Gli stati membri devono mostrare solidarietà gli uni con gli altri e verso i richiedenti asilo che chiedono protezione all’Europa”, ha concluso McGowan.
Ulteriori informazioni
Secondo lo schema di ricollocazione, all’Ungheria spettano 1294 rifugiati ma non ne ha accolto nemmeno uno. Alla Slovacchia sono stati assegnati 902 rifugiati ma ne ha accolti solo 16.