Costa d’Avorio, violenze post elettorali: grande delusione per assoluzione di Gbagbo e Blé Goudé

15 Gennaio 2019

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Il 15 gennaio 2018, la Corte penale internazionale (Icc) ha deciso di assolvere l’ex presidente della Costa d’Avorio Laurent Gbagbo e Charles Blé Goudé, suo ex ministro della Gioventù. La mozione per l’assoluzione e l’immediato rilascio era stata presentata il 23 luglio 2018 dalla difesa di Gbagbo. Il 3 agosto 2018, la difesa di Charles Blé Goudé aveva presentato una mozione sostenendo che il caso non sussisteva.

Gbagbo e Blé Goudé sono stati accusati di quattro capi di imputazione per crimini contro l’umanità: omicidio, stupro, altri atti inumani / tentato omicidio e persecuzione. Questi crimini sarebbero stati commessi durante le violenze post-elettorali che hanno travolto la Costa d’Avorio tra il 16 dicembre 2010 e il 12 aprile 2011. Il loro processo presso la Corte penale internazionale è stato aperto il 28 gennaio 2016.

“L’assoluzione di Gbagbo e Blé Goudé è una grande delusione per le vittime delle violenze post-elettorali in Costa d’Avorio. Tuttavia, le prove presentate dall’accusa non sono state giudicate sufficienti dai giudici per dimostrare la colpevolezza degli imputati al di là di ogni ragionevole dubbio. La Camera ha quindi ordinato l’immediato rilascio di entrambi gli accusati”, ha dichiarato Marie-Evelyne Petrus Barry, direttrice di Amnesty International per l’Africa occidentale e centrale.

“Questa sentenza della Corte penale internazionale ci ricorda che al centro della giustizia penale internazionale ci deve essere un processo equo e regolare”.

“Le vittime delle violenze del 2010-2011 devono ancora ricevere giustizia e riparazione per il danno che hanno subito”, ha concluso Barry.

La decisione odierna chiude il procedimento nei confronti degli imputati, a meno che l’accusa non presenti ricorso.