Droni armati: chiediamo un’azione urgente alle Nazioni Unite

23 Ottobre 2017

Tempo di lettura stimato: 3'

Amnesty International ha presentato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite il documento “Principi fondamentali relativi all’utilizzo e al trasferimento di droni armati“.

Il documento fornisce una base su cui gli stati membri delle Nazioni Unite potranno sviluppare politiche vincolanti che assicurino trasparenza, proteggano il diritto alla vita e impediscano violazioni e abusi in futuro.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita allarmante nell’uso di droni armati da parte di stati come gli Stati Uniti o il Regno Unito, eppure le circostanze in cui sono stati impiegati continuano a rimanere segrete“, ha dichiarato in una nota ufficiale Rasha Abdul Rahim, campaigner di Amnesty International sul controllo delle armi.

 

Amnesty International chiede a tutti gli stati membri delle Nazioni Unite di:

  • assicurare che l’utilizzo di droni armati rispetterà il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale dei diritti umani;
  • rendere pubbliche le norme e i criteri legali e di policy applicati nell’uso dei droni armati;
  • assicurare indagini efficaci in tutti i casi in cui vi siano ragionevoli sospetti che gli attacchi dei droni abbiano causato uccisioni illegali e/o conseguenze di qualsiasi tipo per i civili;
  • stabilire controlli rigorosi sui trasferimenti di droni armati e sull’assistenza alle operazioni di altri stati che utilizzino droni armati;
  • mettere in atto significativi processi di controllo e riparazione.

I droni armati sono stati utilizzati per portare a termine uccisioni illegali, con scarse possibilità di controllo e trasparenza e con conseguenze devastanti per i civili in paesi come Yemen e Afghanistan“, ha aggiunto Rasha Abdul Rahim –. Chiediamo a tutti gli stati di adeguare il loro uso dei droni armati al diritto internazionale dei diritti umani e al diritto umanitario – l’uso illegale non deve diventare la norma“.