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Il 17 novembre 2021 un tribunale d’emergenza del Cairo ha condannato Zyad el-Elaimy a cinque anni di carcere, Hossam Moanis e Hisham Fouad a quattro anni di carcere e altri tre imputati a tre anni di carcere, per aver pubblicato e condiviso contenuti che criticavano le violazioni dei diritti umani e la situazione economica in Egitto.
El-Elaimy, uno dei dirigenti del Partito socialdemocratico, ha fatto parte del parlamento eletto dopo la rivoluzione del 2011, della quale è stato uno dei protagonisti; Hossam Moanis, giornalista, è il portavoce del Partito della corrente popolare, una formazione politica di sinistra; Hisham Fouad è un giornalista, sindacalista e politico socialista.
I tre esponenti politici dell’opposizione erano stati arrestati nel giugno 2019, poco dopo aver preso parte a un incontro nel quale avevano discusso come presentarsi alle elezioni del 2020. Dopo oltre due anni di detenzione preventiva, nel luglio 2021 erano stati rinviati a giudizio al termine di un’inchiesta riguardante il loro proposito di formare una coalizione laica per le elezioni del 2020, denominata “Coalizione della speranza”.
Altri esponenti di questa formazione sono stati sottoposti a intimidazioni, arresti arbitrari, sparizioni e torture.
Nonostante l’abolizione dello stato d’emergenza, annunciata il 25 ottobre, i tribunali d’emergenza continuano a portare avanti i processi già iniziati. Contro le loro sentenze non è previsto appello.