Germania: primi rimpatri in Afghanistan dal ritorno dei talebani

30 Agosto 2024

Copyright: Ema Anis/ Amnesty International

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La mattina del 30 agosto la Germania ha eseguito i primi rimpatri di afgani dal ritorno al potere dei talebani. Inoltre, il governo federale tedesco ha annunciato ieri l’intenzione di espellere in Afghanistan e Siria tutti coloro che provengono da questi due stati e che sono ritenuti una “minaccia” o criminali in Germania.

In merito a queste decisioni, Julia Duchrow, segretaria generale di Amnesty International Germania, ha dichiarato:

“Le misure adottate dal governo federale in materia di asilo sono un atto di puro opportunismo politico durante la campagna elettorale e violano chiaramente gli obblighi previsti dal diritto internazionale. I diritti umani sono universali e nessuna persona dovrebbe essere rimandata in un paese dove rischia la tortura”.

“È allarmante che il governo federale stia ignorando i suoi obblighi e rimpatriando persone in Afghanistan. Nessuna persona è al sicuro lì. Esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate e torture sono all’ordine del giorno. Rimandando persone in Afghanistan, il governo tedesco rischia di diventare complice dei talebani. È necessario che il governo prenda sul serio i propri obblighi internazionali e non si lasci guidare, durante la campagna elettorale, da posizioni che violano i diritti umani”.

Il governo federale intende inoltre ridurre significativamente i benefici, in determinate circostanze, per le persone che cercano asilo nell’ambito del Regolamento di Dublino.

“La prevista riduzione dei benefici per i richiedenti asilo è sconvolgente. Come il governo federale intenda migliorare le condizioni di sicurezza in Germania trascinando le persone nella povertà più assoluta resta un mistero. La Corte costituzionale federale ha già ripetutamente dichiarato incostituzionali i tagli ai benefici per i richiedenti asilo”.