Grave crisi sanitaria in Venezuela: migliaia di persone in fuga

9 Marzo 2018

© Roman Camacho

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In Venezuela le persone fuggono da una situazione agonizzante che ha trasformato patologie trattabili in questioni di vita o di morte. I servizi sanitari di base sono al collasso e trovare farmaci essenziali è una lotta costante: a migliaia di persone non resta che cercare cure mediche all’estero“.
Lo ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice di Amnesty International per le Americhe.

In Venezuela è in atto una vera e propria crisi del diritto alla salute: oltre a una conclamata crisi alimentare, c’è una carenza dall’80 al 90 per cento delle forniture di medicinali, la metà degli ospedali del paese non è operativa e i medici che presiedono gli istituti pubblici sono calati del 50 per cento.

Questo è il quadro riportato dalle organizzazioni locali per i diritti umani, nonostante il governo del Venezuela neghi lo status quo e rifiuti le offerte di aiuto e cooperazione della comunità internazionale.

La crisi ha così costretto migliaia di venezuelani a migrare verso altre regioni per poter accedere ai servizi di base che dovrebbero essere garantiti a tutti.

Chiediamo allo stato venezuelano di lavorare insieme alla comunità internazionale per assicurare che siano disponibili risorse finanziarie e tecniche per garantire a tutti l’accesso tempestivo a cure mediche necessarie e di qualità.

Le autorità della Colombia, ad esempio, stimano che nel 2017 il numero dei venezuelani presenti nel paese sia salito a 550.000. Lo scorso anno, secondo il ministero della Salute, i servizi sanitari colombiani hanno fornito cure mediche urgenti a oltre 24.000 venezuelani.

Sulla nostra piattaforma digitale “Uscita d’emergenza” pubblicheremo le storie di chi ha chiesto protezione ad altri paesi della regione, tra cui donne incinte e persone con malattie croniche alla ricerca di cure mediche fondamentali.

Il governo venezuelano non può continuare a ignorare questa situazione disperata. Se lo farà, condannerà la regione a subire una delle peggiori crisi dei rifugiati mai viste“, ha concluso Guevara-Rosas.